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Annavaleria Caffo

La collezione Castellano ai Musei Vaticani

Il progetto di ricerca prevede lo studio della collezione Castellano dei Musei Vaticani donata alla Santa Sede da Antonio Castellano, originario di Napoli, tra il 1924 e il 1929. La collezione consta di sessantacinque dipinti circa, prevalentemente di scuola italiana del XVII secolo, in particolare di ambito emiliano e napoletano, tra cui spiccano nomi come G. Reni, L. Carracci, Guercino, lo Scarsellino, L. Giordano, il Ribera, G.B. Gaulli, A. Kauffmann. Oggi le opere più significative sono per lo più esposte nella Pinacoteca Vaticana, mentre le altre sono disperse in varie sedi vaticane ed extraterritoriali – in arredo negli uffici della Direzione dei Musei o di altri Dicasteri dipendenti dalla Santa Sede, o nei Palazzi Apostolici Vaticani o di Castel Gandolfo, e persino presso alcune Nunziature Apostoliche. Il progetto di ricerca si sviluppa su due fronti: da un lato si cerca di ricostruire la figura di Antonio Castellano e la genesi della Collezione; dall’altro si intende redigere un catalogo, attraverso la stesura di schede critiche corredate dai supporti necessari per una corretta analisi storica, con l’obiettivo di individuare la giusta attribuzione di ogni singolo quadro, confermando o focalizzando meglio i riferimenti inventariali, o formulando nuove ipotesi attributive.