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ISABELLA ROSSI

Pietro Stefanoni  (1557 – post 1642) e la cultura artistico-antiquaria a Roma nel primo Seicento

Il vicentino Pietro Stefanoni, attivo a Roma con certezza dal 1590 nella doppia veste di antiquario-commerciante ed editore calcografico, è noto soprattutto per aver pubblicato il numero più cospicuo e qualitativamente più significativo delle incisioni dei Carracci, tra cui la Scuola Perfetta per imparare a disegnare tutto il corpo umano. La ricerca si propone di definirne con maggiore esattezza la biografia ricostruendo, al contempo, la rete di relazioni intessute con i maggiori eruditi ed antiquari del tempo, tra cui Ulisse Aldrovandi, Nicolas-Fabri de Peiresc, Lorenzo Pignoria e Cassiano dal Pozzo. Nella bottega di Stefanoni si potevano ammirare gemme, medaglie e insoliti utensili antichi;  libri rari, riedizioni di opere celeberrime (come le Imagines di Fulvio Orsini), dipinti, raffinate stampe e un nucleo cospicuo di disegni, parte del quale fu acquistato da padre Sebastiano Resta alla fine del XVII secolo. Oltre all’analisi dei rapporti con gli esponenti della République des Lettres, l’indagine mira a ricostruirne la collezione, notissima al tempo ma dispersa dagli eredi dopo la morte e di cui rimane traccia nel volume dedicato alle gemme antiche con soggetti rari e curiosi in suo possesso (Gemmae antiquitus sculptae a Petro Stephanonio collectae et declarationibus illustratae), dato alle stampe nel 1627.