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Scuola di dottorato in Storia dell'arte - Roma "Tor Vergata"

Il corso di studi intende impartire ai dottorandi non tanto l'ennesima serie di lezioni, ma piuttosto articolarsi in seminari, e in verifiche, comuni e guidate, delle singole ricerche personali, e ancora in conferenze relative a temi collegati a queste ultime. Ciò mira a promuovere il senso critico individuale e a insegnare il metodo della ricerca storico-artistica non in astratto o in teoria, ma nella pratica di un 'fare ricerca' orientato e guidato. Da un punto di vista contenutistico, questo Dottorato di ricerca si propone di arricchire l'offerta formativa nazionale con un taglio scientifico che appare trascurato dalla tradizione accademica in Italia.
Esso propone infatti come motivo ispiratore unitario -al di là delle differenze cronologiche e metodologiche dei 5 settori scientifico-disciplinari interessati (L-ART/01, L-ART/02, L-ART/03, L-ART/04 e L-ANT/04) - l'indagine dei rapporti tra la storia artistica italiana e altre realtà nazionali: europee e mediterranee per il Medioevo e l'età moderna, americane per l'età contemporanea. L'eccezionale rilievo della Storia dell'arte italiana spinge infatti spesso a obliterare, specie in sede didattica, quella fitta rete di rapporti e quella variabile bilancia di "dare e avere" che la congiunge alle tradizioni francese, spagnola o tedesca, così come per la storia degli studi numismatici.
E' obiettivo precipuo di questo Dottorato la formazione di uno storico dell'arte in grado di condurre una ricerca che padroneggi i principali strumenti della disciplina (dall'attribuzione e dalla storia dello stile, alla lettura del contesto storico e intelletuale, alla storia socilae, all'analisi tecnica, all'indagine iconografica ed iconologica), e che li applichi precipuamente in un approccio che privilegi la dimensione dei rapporti storici che hanno unito capillarmente la nostra tradizione figurativa a quella dei grandi paesi europei.
L'assegnazione dei temi di ricerca coerenti con questa linea favorirà l'approfondimento della conoscenza di letterature critiche extra-italiane, frequenti viaggi di studio, lo scambio con altre istituzioni straniere e la presenza di studiosi internazionali.